martedì 28 febbraio 2012

Nerosunero • seconda parte

Continua l'intervista a Mario Sughi, Nerosunero, illustratore italiano che vive in Irlanda, con alle spalle un dottorato di ricerca in Storia Medievale. E non solo.


Potete scoprire le opere di Mario su www.nerosunero.org

SDU: Il tuo non è propriamente l’attuazione di un piano B, sembra piuttosto una svolta del destino, quando hai pensato “ecco, posso vivere di questo”?
R: È abbastanza normale che ognuno provi a confezionare una bella immagine di sé stesso. Per far si che questa immagine trovi maggior credito le si possono affiancare dei bei progetti e dei grandi piani (A B C). Ma sento  l’inutilità di fronte a tutto questo affannarsi: questa è la ragione di questi miei disegni che esistono anche senza un significato.
• Nerosunero per Absolut, 2011
• Nerosunero per Absolut, 2011

SDU: Quali sono le tue ispirazioni? Parlami dei tuoi guru, dei tuoi maestri, dei libri che ti hanno cambiato la vita…
R: Per quanto inizialmente sia un illustratore e un fumettista, sono i pittori quelli a cui più guardo. Di Alex Katz mi piace tutto, e anche di Wayne Thiebaud  di Hockney mi piacciono tantissimo gli anni ‘60 e ‘70, e i ritratti. E mi piacicono Francis Bacon e Kitay. Poi mi piacciono gli scrittori classici e fra questi i miei preferiti sono Kundera, Kafka e Tolstoy.  Tra gli illustratori italiani prediligo Emiliano Ponzi, Alessandro Gottardo, Guido Scarabottolo, Marco Ventura e Noumeda Carbone.
• Nerosunero, David Hockney by Nerosunero, 2009
• I romanzi di Milan Kundera campeggiano nella libreria di Mario
SDU: Le persone che illustri sono molto cool, sembri dedicare molta attenzione ai particolari, al loro abbigliamento, ai luoghi, come trai ispirazione?
R: Si è proprio vero, ma è anche normale perché uno prova a disegnare o dipingere il mondo in cui vive e, a parer mio, il modo di vestire e certe gestualità sono le cose che contraddistinguono meglio una persona. E allora cerchi di prestare molta attenzione a questi elementi nella speranza di coglierli bene.
• Nerosunero, Three Shadows, 2011
SDU: Fra tutte le tue illustrazioni, qual’è quella che senti più tua?
R: Forse Grass.
• Nerosunero, Grass
SDU: Che storia c'è dietro lo pseudonimo "Nerosunero"?
R: Tra tutti gli scrittori italiani del Novecento il mio prediletto è Leonardo Sciascia. Oltre che romanziere e saggista, compilò sul finire degli anni ’80 una raccolta che intitolò “Nero su nero”. Si è sempre detto che lui, come altri siciliani, avesse questo grande talento per l’ironia e questo Nero su nero lo spiegava “come il nero dell’inchiostro sulla nera pagina della realtà”, che vuole dire che tu scrivi ma poi è difficile decifrare ciò che scrivi. Come del resto l’ironia, è difficile decifrarla. Ecco da dove viene il mio nome! 
• Nerosunero, Exteriors, 2012

SDU: Che musica ascolti in generale, e mentre lavori?
R: Siouxsie Sioux!
Siouxie, la mia Siouxsie, my spiritual wife! Andai a vederla la prima volta in concerto nel giugno del ’84 a Rimini e mi vestii per la prima volta tutto di nero! (…malgrado la stessa Siouxsie si era raccomandata di andare al concerto con vestiti non tutti neri). Arrivammo al concerto… ed erano tutti vestiti di nero a partire dalla Siouxsie! Da quel giorno lì non ho mai più smesso!
Che ridere.
Siouxsie nel 1980

SDU: Puoi scegliere tre personaggi da illustrare. Chi scegli?
R: Ben Gazzarra, John Cassavetes, Peter Falk
• Peter Falk, John Cassavates e Ben Gazzara


Grazie Mario, ciao.

• La locandina della prossima mostra di Mario Sughi, Greyfriars Municipal Art Gallery, Waterford, Ireland

// Leggi anche la prima parte dell'intervista.

Le immagini di questo post sono di proprietà di Mario Sughi; Siouxsie "Siouxsie Sioux at the Edinburgh Tiffany's, 1980" è un'immagine originale en.wikipedia.

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