Scopri Storie da Urano

venerdì 1 giugno 2012

Un sogno è diventato realtà. Si chiama Tunia, produce vino e olio e si trova in Toscana • seconda parte

Chiara Innocenti continua a raccontarci come è stata possibile la realizzazione di Tunia, l'azienda vitivinicola in provincia di Arezzo che ha fondato con i suoi soci Francesca e Andrea. 


SDU: Decidere di investire in un’impresa del genere comporta notevoli sforzi, non solo economici. Forse la cosa che più viene sottoposta allo stress è la pazienza. L’iter burocratico deve essere infinito. Hai mai avuto attimi di sconforto?
R: Purtroppo non è sconforto, è rabbia. La burocrazia è il vero flagello che spezza le ali ai tentativi imprenditoriali dei giovani. Nell’azienda che abbiamo acquistato ci sono dei fabbricati completamente diroccati che dovranno diventare la sede aziendale e la nostra casa. È da luglio 2009 che abbiamo presentato la richiesta al comune di Civitella in Val di Chiana per cominciare i lavori e a oggi non abbiamo ancora in mano niente.
È una vergogna.


SDU: Tunia è un'azienda contemporanea. Che produce e consuma in modo responsabile (personalmente, credo si debba definire "irresponsabile" chi opera diversamente. Ma si sa, il mondo è andato al contrario per molto tempo. ;-) È una questione di punti di vista, però potrebbe fare la differenza) producete vino con metodi naturali, fate una campagna per ricilare il sughero, sostenete SOSteniamo il Niger. Siete attenti, lo si vede anche dalla cura della vostra immagine. Vi date molto da fare. Come vi vede il mercato?
R: Noi siamo molto contenti dei riscontri che abbiamo rispetto agli sforzi profusi nell’affermazione della nostra immagine. Fin dall’inizio siamo stati consapevoli che, in un mercato sovraffollato come quello del vino, occorreva distinguersi, e per farlo niente doveva essere lasciato al caso.

E così, anche l’immagine ed il marketing hanno avuto il giusto spazio nella nostra attenzione e nei nostri budget! Produrre in modo naturale ed essere vicini a certe tematiche è ovviamente il frutto della nostra personale sensibilità.


SDU: Oltre a “crederci sempre / mollare mai”, cosa ti senti di consigliare a chi come te decide di perseguire un progetto come il tuo?
R: Che sia un’azienda agricola o un ristorante, qualsiasi azienda che nasce deve nascere consapevole di essere, appunto, un’azienda. Niente improvvisazioni; obiettivi chiari, traguardi raggiungipili e poi… “crederci sempre / mollare mai”!


SDU: Tunia non sarebbe stata possibile se…
R: Se Francesca e io non fossimo state un po’ pazze e se Andrea non avesse messo le gambe al sogno!
Un pensiero, ovviamente, deve andare anche alle nostre famiglie.




Grazie Chiara!

// Leggi la prima parte dell'intervista.



Tunia è anche su Facebook e Twitter ed è possibile acquistare i loro prodotti online, qui, provateli!



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