giovedì 3 ottobre 2013

Amano la carta, il pianeta e i designer. E i regali: ecco Paperbanana • seconda parte


Federica lavora nei media da diversi anni, dalla pubblicità, alla produzione video, dal web al mondo social, Marco ha un’esperienza decennale nel campo informatico ed è appassionato di nuove tecnologie, un giorno vanno a Dublino e lì rimangono folgorati da un'intuizione che li porterà a creare Paperbanana, il progetto su cui stanno lavorando che si occupa della vendita on line di stationery di design, il tutto con un occhio di riguardo verso l'ambiente. 

Qui continuano a raccontarci la loro avventura:

• Greeting card designed by Olimpia Zagnoli




SDU: Paperbanana, adoro questo nome. Magari la domanda suonerà banale, ma qual è la sua genesi?

R: Cercavamo un nome universale, che avesse un richiamo alla natura, abbastanza buffo da essere memorabile e che facesse pensare alla carta e alla confezione: la banana è di per sé qualcosa che si “scarta”. Allo stesso tempo ci piaceva l’assonanza con i pescibanana, un omaggio a Salinger, che amiamo (“Un giorno ideale per i pescibanana”, da Nove racconti). 



SDU: Come scegliete gli illustratori? C'è un modo per loro per potervi contattare?

R: Il mondo degli artisti è immenso! Abbiamo avuto la fortuna di iniziare con Olimpia Zagnoli, un’illustratrice incredibile, conosciuta anche all’estero; seguendola su Twitter abbiamo trovato designer di tutto il mondo. I social network, così come le connessioni umane sono fondamentali. Le persone che abbiamo coinvolto finora hanno tutti una caratteristica comune oltre al talento: l’entusiasmo con cui si sono avvicinati al progetto. Tanti si sono proposti spontaneamente, sentendo parlare di noi. Se qualcun altro volesse far parte del progetto, la mail a cui scrivere è ideas@paperbanana.com




SDU: Mai come in questo momento si parla di start up, sembra quasi che fino a ieri l'avviamento a un impresa non sia mai esisto... Forse era solo più semplice trovare i finanziamenti, ora che questo non sembra essere più possibile si parla con più frequenza di bandi, fondi e incubazioni. Secondo voi, questo "nuovo approccio" semplifica o, al contrario, complica le cose?

R: Non è più, o meno, semplice di prima. Si sta cercando di fornire ai piccoli imprenditori gli strumenti per partire. Incubatori, acceleratori, investitori così come il Governo e i media stanno cercando di aiutare la nascita di strartup anche da noi. L’obiettivo è di creare una nuova generazione di imprenditori che siano protagonisti del cambiamento, non solo in Italia.



SDU: Il bello di Paperbanana non sta solo nell'idea e negli articoli proposti, ma anche nella carta che usate. Si evince che anche questo fa parte del Paperbanana-pensiero, chi sono i vostri fornitori e come li avete individuati?

R: Siamo cresciuti con la carta, quando ancora era uno dei principali supporti, un mezzo di espressione. Sulla carta la fantasia diventava reale. Fin dall’inizio il nostro desiderio è stato di riuscire a creare delle carte belle, belle perché frutto del talento di illustratori di tutto il mondo. E se una carta è bella, la conservi, la riutilizzi. Abbiamo trovato dei partner validi, ma la nostra ricerca continua: è fondamentale trovare qualcuno che come noi creda nella qualità artistica e nel rispetto dell’ambiente. 

• Greeting card designed by Alberto Bianchi

Grazie Federica e Marco!



Trovate Paperbanana in un sacco di posti: Facebook, TwitterInstagramPinterestquesto è il loro blog e qui su Etsy potete acquistare i prodotti. Il sito è paperbanana.com



Leggi la prima parte • 

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