mercoledì 8 gennaio 2014

Il mondo di Allegra, da Firenze a Londra • prima parte

Allegra Salvadori è una davvero allegra di nome e di fatto. Sul serio. Prima di pubblicare questa intervista ho avuto con lei un fitto scambio di mail a fondo prevalentemente personale. Attraversavo una fase piuttosto critica della mia esistenza e lei - che fino a qualche mail prima era una perfetta sconosciuta - mi ha regalato parole ricche di speranza. Sarà solidarietà femminile, ma nel concreto quelle poche righe di testo mi hanno rallegrata. Ecco.

La sua storia l'ha portata dalla Firenze del mondo della moda a fare la giornalista a Londra da dove, fra le altre cose, cura il blog The Blair Mum Project.

Ma nel suo cambiamento c'è di più. Molto di più. Leggete qui.




SDU: Ciao Allegra e benvenuta su Storie da Urano, dopo aver lavorato nella moda hai dato una svolta alla tua carriera e con la maternità hai iniziato a occuparti di altro riuscendo a reinventarti. La curiosità sale a mille, oltre a tua figlia, cos’è stato a farti fare il salto dalla vecchia Allegra a quella reinventata?

R: È strano a dirsi e suonerà sicuramente superficiale, ma mi sono ritrovata a lavorare nella moda a 19 anni, per pagarmi da vivere. Non mi sono mai chiesta quindi se fosse il lavoro o il campo giusto per me. L’ho fatto e basta. Mi dava da vivere. Poi sono cresciuta, e nel mio lavoro ero diventata esperta, e così facendo carriera, ho tolto completamente spazio alle mie domande, messe a tacere fino a quando, con i 5 mesi di maternità, mi sono ritrovata del tempo per pensare. Ho iniziato a scrivere, a collaborare col Corriere della Sera, sul dorso di Firenze, la mia città. Quando ho ripreso a lavorare, ho continuato a scrivere finché non sono diventata giornalista a tutti gli effetti. Quindi doppio lavoro (se ci metti anche una figlia, fanno 3 lavori) per 3 anni. È arrivata la crisi che ha spazzato via la mia occupazione principale nella moda. Così mi sono dovuta ingegnare per scrivere di più e tentare la strada delle collaborazioni, delle consulenze, ma l’Italia non era (è) ancora pronta per questa direzione. Ho scelto quindi di tentare all’estero, qui a Londra: mio marito è stato trasferito ed io, dopo solo 15 giorni, aprivo il mio blog per Linkiesta, The Blair Mum Project. Nel frattempo continuavo la mia collaborazione col Corriere e ne intraprendevo una nuova, con la Reuters e l’Associazione Stampa Lazio. Ho finalmente scelto, nella mia vita, cosa volevo fare e qui a Londra è stato possibile, senza neanche doverci pensare troppo. Oggi, oltre alle collaborazioni di cui sopra, lavoro full time in una casa di produzione digitale, UNIT9.


SDU: Dì a tutte quelle che come me non sono mamme come si fa a reinventarsi. 

R: Per reinventarsi innanzitutto bisogna trovarsi in un posto che te lo permette e l’Italia in questo non è proprio al primo posto. Reinventarsi significa trovare altre possibilità, significa che là fuori ci sono tante occasioni da cogliere, vuol dire sentirsi liberi di rischiare senza troppi timori di cadere. Nel mio ottimismo sfrenato, non mi sento mai di rischiare, né di cadere, sono un po’ sfacciata e prendo la metà della mia vita come un gioco, una sfida, quindi non vedo reali ostacoli alla mia volontà di perseguire una strada piuttosto che un’altra. La mia difficoltà principale risiede nel comprendere me stessa ed i miei desideri. Ho studiato lingue al liceo, poi 2 anni di Università, Legge, ed infine 6 mesi di Filosofia. Non ho concluso nulla perché sono andata via di casa quindi non ho riposto la mia vita in qualche specializzazione. Solo in me stessa e nelle mie capacità. Per me reinventarmi è da un lato più semplice perché non rinuncio ad una carriera impostata su 6 anni di studi in una materia specifica.


SDU: Oltre al blog, a tua figlia e a tuo marito, di cosa ti occupi a Londra?

R: Ecco, dicevamo…

SDU: La vita è cambiamento perché in continuo movimento: com’era l’Allegra pre cambiamento? Le somigli?

R: L’Allegra pre cambiamento era meno libera di ora. Non sono un’altra persona, sono solo più cosciente di quello che voglio. La vita è una, quindi quello che voglio devo ottenerlo assolutamente.



Se la personalità di Allegra ha incuriosito anche voi, potete seguirla qui, sul suo blog.


Leggi la seconda parte •

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