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Sarà che mancano meno di tre mesi all’Expo e da queste parti non si fa che parlare d’altro. Sarà che adoro cucinare e nutrirmi bene. Sarà che mi piace quando questo diventa un bel pretesto per condividere del tempo con chi amiamo. Sarà che è una di quelle parole che riserva più significati e a me i doppi significati intrigano. Trovo sempre interessante quando le cose sono una cosa ma anche un’altra.
Si nutre un bambino ma anche un sentimento. Si nutrono facoltà spirituali e intellettuali.
Si nutre l’anima prima ancora che il corpo. E ci sono certe persone che con le loro gesta e le loro parole riescono a nutrirci senza nemmeno toccare una padella. E quando questo accade è pura meraviglia, perché a differenza del cibo, non ci si sente mai sazi.
Guardiamoci negli occhi, laggiù infondo, guardiamoci bene. Quanto è gratificante nutrire qualcuno? Regalare a qualcuno un po’ di sano nutrimento, semplicemente con un abbraccio o con una fetta di sacher torte - che si sappia che è la mia preferita ;-)
Difficile avere intolleranze o allergie al nutrimento dell’anima. Ci si può solo viziare al nutrimento dell’anima. Come un immenso zucchero filato senza l’incubo dell’indice glicemico e delle calorie. Quindi, nutriamoci di più. Nutriamoci meglio. Chissà che con un nutrimento adeguato non si diventi più educati. Più gentili.
Che ci siano abbracci e dolcezze a profusione. Sempre.
Per questo post ho chiesto aiuto a un bravissimo illustratore, Danilo Boniello, che ha interpretato il senso del nutrimento. Danilo usa solo la Bic e disegna tutto così, di getto, senza bozza preparatoria. Questo è il suo bello e per me è pura meraviglia.
Per contattare Danilo e le sue meraviglie, guardate qui.
Grazie Danilo
♥
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